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Dopo il successo dell’edizione 2025 del Fragola Expo Basilicata, la dolcezza delle fragole lascia spazio all’amarezza delle polemiche tra Scanzano Jonico e Policoro. Il protocollo d’intesa firmato tra i due Comuni, che prevede l’alternanza della sede dell’evento, ha acceso un forte dibattito politico e identitario. Se da un lato si parla di collaborazione tra enti del Metapontino, dall’altro si sollevano critiche feroci su una presunta svendita dell’identità di un evento nato e cresciuto a Scanzano. Le accuse piovono soprattutto dalla minoranza consiliare scanzanese, che denuncia l’esclusione del Consiglio Comunale e dei produttori locali da una decisione ritenuta strategica per il futuro economico e turistico del territorio. La festa, insomma, è finita. E ora comincia la battaglia del “campanile”.

Di seguito il comunicato stampa di Scanzano al Centro

Nella rete del Matapontino ma Fragola Expo rimanga a Scanzano Jonico

Il giorno 22 aprile, con delibera n° 45, la Giunta Comunale di Scanzano Jonico formata, oltre che dal Sindaco Cariello, da Ugo Valicenti, Maria Ponzio, Enza Natale e Franco Puppio, quest’ultimo con delega all’agricoltura, ha deliberato un protocollo d’intesa con il Comune di Policoro che prevede un principio di alternanza sulla sede dell’importante iniziativa partita già nell’anno 2023 come “Sagra della fragola”, diventata oggi “Fragola Expo Basilicata”. Questo principio di alternanza prevede, come riportato dal protocollo, che “l’ Evento sarà realizzato a Scanzano Jonico nella sua prima edizione 2025 per poi essere realizzato a Policoro nell’anno seguente e in maniera alternata per le edizioni future”.

I Consiglieri Comunali del gruppo Scanzano al Centro Salerno, Scarnato e Mangialardi manifestano netta contrarietà a questa scelta sia nei modi che nella sostanza.

I tre dichiarano: “La scelta è stata presa unilateralmente dalla giunta comunale senza essere discussa né in Consiglio Comunale come riportato dall’Art. 42 comma 2 lettera c) del TUEL e come fatto, ad esempio, in occasione della denominazione di Scanzano Jonico “Città della Fragola della Basilicata”, né tantomeno con gli attori protagonisti del prodotto fragola, gli agricoltori di Scanzano Jonico!

Nella sostanza, questa amministrazione ha venduto la maternità di un proprio “frutto” agendo con la sua solita povertà di visione politica e futura rispetto alla crescita del nostro territorio!
Nulla togliere agli amici di Policoro che hanno mostrato interesse e partecipazione all’evento, nulla togliere al principio di volontà di collaborazione e intesa con tutti i Comuni del Metapontino, nulla togliere al principio di apertura e accoglienza di chi ci circonda ma ciò non significa snaturare e smembrare un evento di tale portata, privarlo della sua radice e spacchettarlo una volta qui una volta lì denaturandolo della sua identità!
Un' amministrazione lungimirante avrebbe puntato i piedi affinché un evento del genere avesse unito gli intenti di tutti i Comuni del Metapontino ma mantenendo la sede fissa nella propria città perché questo significherebbe: crescita economica, turistica, commerciale e chi più ne ha più ne metta! Chiedetelo ai commercianti, agli imprenditori, alle strutture ricettive di Scanzano Jonico!
Forse noi pensiamo in grande, ma è questa la Scanzano che da sempre immaginiamo: chiedete a città come Bari, ad esempio, dove ogni anno si svolge la Fiera del Levante, ed accoglie imprenditori da tutta Italia e anche dal mondo, se accetterebbe di spostare la location altrove!
Il principio di reciprocità poteva essere basato su due o più iniziative promosse dalle due comunità.

L’amministrazione Cariello con arroganza decide di alternare un evento che è nato a Scanzano Jonico e che per tre anni è andato in crescendo con un altro comune.
Perché non si è aspettato che il comitato organizzatore si costituisse e decidesse liberamente scevro da qualsivoglia decisione politica? Cariello e i suoi adepti non perdono occasione per mettere le mani in pasta e vendersi una cosa bella che questa comunità aveva creato.
La domanda sorge spontanea: In cambio di che cosa? Vedremo!”

I consiglieri del Gruppo Scanzano al Centro
Felicetta Salerno
Claudio Scarnato
Nicola Mangialardi