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L’Associazione Difendiamo il Territorio da mesi sta manifestando civilmente il suo dissenso alla realizzazione della centrale a biometano in agro di Policoro.
  
Lo scorso 12 ottobre è stato chiesto al presidente Bardi un incontro urgente per manifestargli i timori e le preoccupazioni legate alla realizzazione di tale opera.

L’incontro di cui si è fatto richiesta di pone l’obiettivo di avviare un confronto costruttivo con alcune importanti aziende agricole e OP del territorio per far capire al Presidente, numeri alla mano, quanto la filiera agricola valga e cosa si rischia in termini di perdita di fatturato e di livelli occupazionali se la centrale dovesse essere realizzata.

Ad oggi, nonostante siano trascorse due settimane e sia stato inviato un sollecito formale, nessuna risposta è pervenuta da parte della Presidenza della Regione.

Un simile silenzio istituzionale, oltre a rappresentare una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini rappresentati dalla nostra associazione, mina il principio di partecipazione democratica e di trasparenza che dovrebbe contraddistinguere il rapporto tra istituzioni e società civile, così come garantito dalla nostra carta costituzionale.

Risulta alquanto anomalo il silenzio del Presidente Bardi. 
Possibile che non abbia interesse a salvaguardare centinaia di operatori del settore agricolo dell’area metapontina che rappresentano il volano dell’economia della Regione?

Tante sono le domande che ci poniamo rispetto a questo silenzio:
- l’interesse verso questo territorio è solo in prossimità delle scadenze elettorali?
- ci sono delle motivazioni di cui non possiamo prendere atto? 
- ⁠forse siamo figli di un Dio minore? 

In mancanza di una risposta, l’Associazione si riserva di promuovere ulteriori iniziative pubbliche per portare all’attenzione dell’opinione pubblica e dei media la questione.

Associazione Difendiamo il Territorio