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accesso_allo_studio.jpgTrasmetto la mozione finale del Consiglio nazionale della FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) riunito in videoconferenza il 14 marzo 2020 che ha approvato e diffuso le allegate linee guida con le misure di prevenzione da adottare negli studi medici, nelle sedi di continuità assistenziale e a domicilio per la protezione dei pazienti, dei medici e del personale di studio.
Il documento, in forma di slides, è indirizzato a medici di famiglia e di continuità assistenziale ma riteniamo debba essere conosciuto dalla cittadinanza perchè  illustra con chiarezza come dovrà cambiare l'attività dei medici del territorio e di conseguenza l'assistenza sanitaria rivolta ai cittadini.
Tra gli aspetti più rilevanti quelli che disciplinano le stesse modalità di accesso agli ambulatori dei medici di famiglia e di continuità assistenziale che dovrà avvenire in modo sicuro (a porta d'ingresso chiusa, sempre e comunque preceduto da consulto telefonico, solo su appuntamento con prenotazioni distanziate, un solo paziente alla volta e con eventuale accompagnatore che dovrà sostare al di fuori).
Un commento quale medico di famiglia (con già alcuni pazienti contagiati)
Abbiamo finalmente delle linee guida con le  misure di prevenzione da adottare negli studi medici e a domicilio per la protezione dei pazienti, dei medici e del personale di studio. Le ha predisposte il nostro sindacato visto che nessuno pareva preoccuparsi del territorio dove, secondo il prof. Galli dell’ospedale Sacco di Milano, va combattuta la vera battaglia perché gli ospedali, ormai al limite dei posti disponibili, dovrebbero essere  considerati come le retrovie in cui portare i feriti gravi.
In effetti noi medici di famiglia avremmo la possibilità di intercettare quei pazienti fortemente sospetti che, per  i rigidi criteri fissati per l’esecuzione del tampone di conferma, rischiano di rimanere senza una diagnosi.
Possiamo solo sperare che con l’obbligo di restare tutti a casa (sani e contagiati inconsapevoli) l’ondata di piena dell’infezione non  travolga le regioni del sud come è accaduto al nord. 
La tecnologia e la telemedicina hanno forse l’ultima occasione per affermarsi nel territorio.
L’importanza  di queste linee di indirizzo è duplice: sul versante della sicurezza e su quello della tutela medico legale (si prevede ad esempio  - pur senza dichiararla legittimo - il rifiuto di una prestazione sanitaria qualora il medico non sia fornito dei necessari dispositivi di sicurezza).

Dott. Erasmo Bitetti
responsabile comunicazione FIMMG Basilicata