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L'OPERA È ESPOSTA NEL GIARDINO DELLA SUA CASA-ATELIER

Il presepe di Dimatteo.jpgIl presepe del pittore e scenografo Gaetano Dimatteo, allestito nel giardino della sua casa-atelier del centralissimo viale Siris, alla Marina, è come un rito che si ripete. Esteso su 24 metri quadrati, la rappresentazione ha certo il suo “nucleo” classico, rappresentato dalla natività e dall'arrivo dei magi, ma ha anche, come ogni anno, un messaggio che l'artista, 67 anni, omosessuale lesbico, come lui stesso si è dichiarato, malato di Parkinson, vuole comunicare a chi visita la sua opera. “Nel mio lavoro – ha detto alla Gazzetta – sono rappresentate, oltre, ovvio, alla nascita di Gesù, anche la prostituzione, la diversità, l'angoscia e la prostrazione. Rappresentazioni visibili in quattro manichini che io feci realizzare tanti anni fa. Ho rivestito questi manufatti con stoffe preziose, di grande valore. Per me, nel mio presepe, c'è l'esaltazione della magia e dalla follia, allo stesso tempo, della Basilicata”. Curata anche nei minimi particolari la scelta dei pupi. “Alcuni – ha spiegato Dimatteo – risalgono agli anni '50, acquistati da mio padre, che me li ha lasciati in donazione. La gran parte, però, sono quelli che io stesso ho acquistato, 2-3 l'anno, nel corso della mia vita. Anche per questa edizione ne ho comprati due nuovi. Per me realizzare quest'opera, ogni anno, nel mio giardino, rendendola visitabile a tutti, è diventato un appuntamento speciale. Appena finito l'allestimento, c'era un gran folla a vederlo. Sarò visitabile sino all'otto gennaio”.

di Filippo Mele (Gazzetta del Mezzogiorno)