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Pio_Scaramuzzo.jpegE’ stato assegnato a Pio Scaramuzzo, dell’azienda agricola San Felice di Lavello (PZ), il premio come miglior agricoltore della “Filiera Lucana Officinale” del 2019. La premiazione è avvenuta nell’ambito di BotanicuM 2020, l’undicesima edizione della rassegna scientifica annuale sulle piante officinali della Basilicata, tenutasi il 26 settembre scorso a Castelluccio Superiore (PZ).
L’evento, promosso dall’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, insieme a Comuni della Valle del Mercure, all’Ente Parco nazionale del Pollino, al GAL “La Cittadella del Sapere” e all’azienda EVRA Italia di Lauria (PZ), è stata un’occasione di confronto e di approfondimento sulla filiera delle piante officinali lucane, ma soprattutto una opportunità di riconoscimento del valore delle aziende del territorio.
Ottimo il successo di pubblico. Il maltempo ha reso necessario cancellare solo la parte dimostrativa che era stata prevista all'esterno, ma non ha influito sul resto della giornata che ha consentito di mettere in evidenza “buone pratiche”, metodologie di lavorazione e novità in vista per questo settore. La giornata si è potuta comunque svolgere all'interno di alcuni locali dell’Azienda Evra Italia, i cui esponenti hanno illustrato i passaggi più importanti delle lavorazioni che portano alla creazione di integratori alimentari e che rappresentano il fiore all'occhiello dell'azienda.
Nella sua relazione, Domenico Cerbino, responsabile dell’Azienda agricola sperimentale dell’ALSIA “Pollino” di Rotonda, che promuove e assiste le attività e gli operatori lucani della filiera delle officinali, ha sottolineato la necessità di puntare sulla meccanizzazione per potenziare le fasi della filiera ma ha anche ricordato quanto siano significativi alcuni passaggi come l'essiccazione. L’obiettivo è quello di ridurre i costi di produzione senza rinunciare alla qualità, potenziando questo comparto che presenta ottime potenzialità.
Di grande impatto la visita alle Misule, terrazzamenti sostenuti da muretti a secco che custodiscono le coltivazioni di erbe officinali, che hanno interessato i numerosi partecipanti: Misula del Castello, Alimurgica, Aromatica, Cosmetica, Tintoria.
Nel loro intervento di saluto, i due sindaci di Castelluccio Superiore e Inferiore, Giovanni Ruggiero e Paolo Campanella, hanno sottolineato il valore del territorio e il significato storico e ambientale di un patrimonio come quello rappresentato dalle Misule, che caratterizza proprio questa area e che lo scorso anno è stato celebrato con l'iniziativa “Capitale per un giorno”.