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cova.jpgMalfunzionamento impianti Total "Tempa Rossa"- Nuovo intervento tecnici ARPAB il 22 e il 28 ottobre - (30/10/2020)

Per verificare i ripetuti malfunzionamenti provenienti dall'impianto Total di Tempa Rossa e, in particolare quelli risalenti al 22 e 28 ottobre scorsi, sono intervenuti nuovamente i tecnici dell'ARPAB recandosi nell'impianto di Corleto Perticara e confrontandosi con il personale di Total.
I tecnici hanno valutato quanto impattanti per l'ambiente siano stati gli innalzamenti anomali della torcia nei due episodi.
Dalle verifiche del 22 ottobre è emerso che l'innalzamento del flusso di gas nella torcia, per effetto di una perturbazione della rete vapore, iniziata attorno alle 10 e culminata alle 12.20 circa, ha portato alla fermata delle unità di processo nn.33-34-35-36-27 e 40.
I tecnici dell'Arpab hanno, per questo, visionato sui terminali della sala controllo di Total i dati del Sistema Monitoraggio Emissioni (SME) dei camini interessati che sono risultati tutti nei limiti di legge eccetto che per il parametro dell'anidride solforosa (SO2) - rilevata al camino dell'inceneritore - che evidenzia uno sforamento del limite giornaliero.
La condizione agli SME, secondo i tecnici ARPAB, non ha avuto ricadute significative sulla qualità dell'aria tant'è che gli stessi dati, rilevati nella rete delle stazioni di monitoraggio, rientrano nei limiti di legge.
Riguardo all'ulteriore evento di innalzamento della fiamma in torcia occorso alle ore 4,00 del 28 ottobre scorso, i tecnici dell'Arpab, allertati da una segnalazione pervenuta al Dipartimento Ambiente e Energia, hanno riferito che esso è stato originato dall'interruzione di energia elettrica causata dalla rottura di un trasmettitore di livello che ha impedito la somministrazione in emergenza di energia elettrica proveniente anche della rete Enel (sistema di riserva).
Questo blocco ha causato lo spegnimento di tutte le unità del Centro Olio interrompendo tutti i pozzi in produzione e determinando la depressurizzazione di tutte le unità con conseguente spegnimento della torcia ad esclusione delle fiamme pilota.
I tecnici Total hanno, poi, sostituito il trasmettitore di livello e hanno ripreso le attività impiantistiche per il riavvio delle turbine e delle unità che producono energia elettrica e a vapore, indispensabili per il mantenimento delle condizioni di sicurezza dell'impianto.
Le fasi di riavvio hanno determinato l'incremento del gas in torcia (alimentato da metano e gpl) che ha comportato un innalzamento della fiamma stessa quantificabile nel doppio di quella ordinaria.
La Rete di monitoraggio dell'ARPAB ha evidenziato che non sono stati segnalati allarmi per assenza di superamenti dei valori-soglia.
"Pur comprendendo che l'impianto di Tempa Rossa è in esercizio provvisorio è auspicabile che questi malfunzionamenti provvisori costituiscano un semplice rodaggio nella messa a regime dell'impianto e che non debbano più ripetersi" ha sottolineato il Direttore Generale dell'ARPAB avv. Antonio Tisci.
"Il 17 ottobre al presidio dei Sindaci a Tempa Rossa avevo promesso che l'ARPAB avrebbe aumentato i controlli – ha proseguito Tisci –
L'Arpab ha mantenuto l'impegno preso: in meno di un mese i tecnici dell'Agenzia sono andati tre volte a compiere ispezioni a sorpresa nell'impianto. L'Agenzia continua a dare dimostrazione di tempestività e prontezza nell'intervenire nella prevenzione e nei controlli alla qualità dell'ambiente a tutela della salute pubblica e sempre dalla parte dei cittadini, in linea con la mission dell'Ente e con gli obiettivi condivisi nella legge di costituzione del sistema a Rete delle agenzie per la protezione ambientale".
"Ai cittadini, agli amministratori, alle associazioni – ha concluso Tisci – chiedo di provare ad avere fiducia nella nuova ARPAB e di aiutarci a migliorare il funzionamento dell'Agenzia con suggerimenti e collaborazione."

Al COVA una perdita delle acque di processo del pozzo Costa Molina 2. Intervento tempestivo dei tecnici ARPAB e Regione Basilicata - (02/11/2020)

Sopralluogo congiunto da parte dei tecnici ARPAB e della Regione Basilicata, ieri (31 ottobre) presso il Centro Olio di Viggiano.
I tecnici dell'ARPAB hanno accertato una perdita all'interno dell'area Cova in prossimità del punto interno della condotta di reiniezione pozzo Costa Molina 2 che ha interessato la linea che collega le pompe temporanee.
La perdita riguarda le acque di processo a valle del trattamento che contengono concentrazioni di idrocarburi tra 40 e 60 milligrammi per litro.
Il sopralluogo è proseguito con le operazioni di scavo preliminari finalizzate ad individuare l'estensione dell'area interessata alle perdite con i relativi campionamenti su un tratto di circa 40 metri.
I Tecnici Arpab hanno effettuato un campionamento del terreno a fondo dello scavo che verrà esaminato nei prossimi giorni nei laboratori della struttura.
Il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata ha chiesto un puntuale report sulle attività previste dalla normativa e dalle autorizzazioni.
"E' stata un'azione compiuta in modo sinergico dal Dipartimento Ambiente e dall'ARPAB, a seguito di una informale segnalazione pervenuta dall'assessore Rosa al sottoscritto - ha dichiarato il Direttore Generale dell'ARPAB Antonio Tisci - che dimostra l'attenzione che il Dipartimento e l'ARPAB ripongono sempre più rigorosamente sui controlli ambientali.
Il tempo in cui ci si affidava ciecamente alle rassicurazioni delle compagnie petrolifere è definitivamente concluso."
"Nei prossimi giorni l'ARPAB compirà gli accertamenti sui campioni prelevati e verificherà se sussiste la necessità di ulteriori approfondimenti comunicando tutto alla Regione Basilicata" ha aggiunto il Direttore Generale Antonio Tisci.
"Il mio personale ringraziamento ai tecnici dell' ARPAB Bianchini e Lancellotti per la puntualità dell'attività di accertamento e per la precisione del report, ai funzionari del Dipartimento Ambiente e Energia nonché al Direttore Tecnico Scientifico Achille Palma per aver coordinato i lavori".
"Ora saranno i tecnici dei laboratori dell'ARPAB ad accertare se la perdita delle acque di processo ha causato o è potenzialmente in grado di avere conseguenze in termini di danno ambientale"- ha concluso il Direttore Tisci.