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anci-basilicata.jpgNella riunione dell’Unità di Crisi Regionale svoltasi domenica 15 novembre abbiamo confermato la posizione dell’Anci Basilicata contraria alla sospensione delle lezioni in presenza per le scuole elementari e medie. Sorvoliamo per ora sul contrasto tra l’ordinanza del Presidente della Regione e il contenuto del DPCM che regola la materia. Ma sottolineiamo che tutti gli impegni assunti dalla Regione nelle settimane scorse sono stati disattesi: mappatura del personale della scuola e somministrazione di tamponi rapidi per tenere sotto controllo la situazione. Cionostante abbiamo comunicato al Presidente Bardi che una decisione diversa da quanto da noi auspicato non avrebbe costituito il terreno di scontro che l’Anci non intende alimentare nel rispetto che dobbiamo innanzitutto ai bambini, ai loro genitori che si troveranno di nuovo a fronteggiare un disagio straordinario e che vanno aiutati attraverso gli strumenti disponibili. Lo stesso rispetto che dobbiamo a tutti gli operatori della scuola oltre che agli operatori sanitari sottoposti ancora una volta ad una pressione eccezionale a causa dell’estendersi dei contagi. A tal proposito l’Anci apprezza il lavoro costante della Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale a cui va la solidarietà per gli attacchi ricevuti.
Bisogna adesso lavorare in stretto coordinamento per esaminare accuratamente i dati epidemiologici che ieri ci sono stati illustrati in condizioni non particolarmente agevoli per verificare nell’arco di alcuni giorni l’andamento della diffusione del virus, convinti come siamo che l’attività scolastica in presenza non solo non costituisce un rischio ma addirittura è un elemento di sicurezza sociale oltre che sanitaria e pertanto produrre tutti gli sforzi perché, come ribadito dallo stesso Presidente Bardi, “monitorando quotidianamente i dati se la situazione dovesse migliorare potremo anche interrompere preventivamente la misura”(sono le testuali parole del Presidente). In ogni caso vogliamo collaborare perché sia scongiurata la chiusura a oltranza della scuola primaria. Perciò vogliamo conoscere in tempo reale tutte le iniziative che la Regione, in particolare l’Assessore alla Salute Rocco Leone, metterà in essere per utilizzare i test rapidi antigenici per consentire uno screening di massa rivolto specificamente alla popolazione scolastica. Non possiamo permetterci il lusso di interrompere l’attività didattica ed educativa dei nostri bambini e ragazzi. Il Ministero dell’Istruzione ha segnalato che già con il primo lockdown gli alunni delle prime classi elementari hanno subito danni notevoli tanto che ci sono problemi gravi di apprendimento della lettura e della scrittura. Dobbiamo scongiurare una nuova lunga chiusura delle scuole.