GREENACT1.gif

merra_14236.jpg

La Regione Basilicata è partner del progetto Mitigo, una iniziativa per lo studio di tutti i fenomeni legati alle caratteristiche geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche e sismiche del territorio e le relative soluzioni per la sicurezza
Studiare soluzioni innovative per contrastare e mitigare i fenomeni di dissesto idrogeologico in una regione a forte rischio come la Basilicata, ma anche contribuire al miglioramento delle condizioni economiche e sociali in un territorio caratterizzato da aree montane e spesso impervie. Sono alcune finalità del progetto “Mitigo”, programma promosso dall’Università degli Studi della Basilicata, al quale la Regione Basilicata ha aderito su iniziativa dell’assessore regionale ad Infrastrutture e Trasporti, Donatella Merra. “Le problematiche connesse al fenomeno del dissesto idrogeologico, purtroppo associato alla forte vulnerabilità sismica del territorio e che si manifesta in quasi tutte le superfici limitrofe e interne ai centri urbani, sui rilievi principali e secondari dell’Appennino lucano - è evidenziato nella delibera della giunta regionale di adesione all’iniziativa - sono da ascrivere a molteplici fattori, sia di origine naturale, quali le particolari caratteristiche geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche e sismiche, sia di origine antropica, tra i quali assumono particolare rilievo gli usi del suolo praticati nel territorio nel corso degli anni, il disboscamento e il dissodamento”. Al progetto Mitigo (Mitigazione dei rischi naturali per la sicurezza e la mobilità nelle aree montane del Mezzogiorno) parteciperanno oltre all’Unibas (capofila) e alla Regione Basilicata attraverso il Dipartimento ad Infrastrutture e Mobilità, anche altri partner fra cui Politecnico di Bari, Università di Trento, consorzi di ricerca e imprese. “Il progetto Mitigo, che vuole offrire un contributo al miglioramento delle condizioni sociali ed economiche del Mezzogiorno - ha evidenziato l’assessore Merra - propone alcune soluzioni di mitigazione del rischio idrogeologico e sismico per i collegamenti viari e per le strutture strategiche delle aree urbane e montane interessate da frane o conseguenze di terremoti, carenze di servizi, difficoltà per la mobilità e fenomeni di spopolamento. Con un approccio interdisciplinare e con un partenariato fra enti di ricerca, imprese ed amministrazioni pubbliche si proporranno modelli di indagine e di intervento a scala territoriale”. Il caso di studio, nello specifico, sarà rappresentato da un’area interna del territorio lucano fra le città di Potenza e di Matera e fra le valli dei fiumi Basento e Bradano. “Sarà - ha detto in merito l’esponente della giunta lucana - un vero e proprio laboratorio naturale, per formulare modelli di analisi, gestione e prevenzione dei rischi: verranno indagati sistemi sinergici integrati di messa in sicurezza e di monitoraggio del territorio, ma verranno anche ideate soluzioni tecnologiche per interventi innovativi”. I dati raccolti confluiranno poi in piattaforme informatiche, che saranno utili per il supporto alle decisioni nella gestione dei rischi e nella pianificazione degli interventi. “Il progetto Mitigo - ha concluso l’assessore Merra - prevede quindi la realizzazione di un sistema di mitigazione del rischio idrogeologico che potrà costituire un valido supporto per i tecnici, per le pubbliche amministrazioni e per le imprese”.