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Sotto il cielo dei Laghi di Sibari applausi e apprezzamenti a scena aperta
Si lavora già alla stagione numero diciotto

Un palco circondato dalle imbarcazioni attraccate ai Laghi di Sibari con la cornice di un meraviglioso cielo di luglio ha visto andare in scena, sabato scorso, la XVII edizione della rassegna cinematografica “Le Notti dello Statere”. La manifestazione com’è noto è diventata uno degli appuntamenti più attesi dell’estate ionica e porta la firma del direttore artistico Luca Iacobini che, anche in questo difficile periodo segnato dalla pandemia, ha fortemente voluto sul territorio la presenza di artisti molto amati dal pubblico.
In una serata in cui gli applausi e gli apprezzamenti hanno scandito i vari momenti di uno spettacolo piacevole condito da riflessioni, racconti, aneddoti, a farla da padrone è stato come sempre il magico incontro tra la gente comune e la “gente di cinema”.
Il comico Salvatore Gisonna ha aperto la kermesse presentando subito la giornalista Iole Perito che lo ha affiancato nel fare gli onori di casa e dialogando di volta in volta con gli ospiti prima della consegna delle targhe. A porgere i saluti inaugurali è toccato alla madrina dell’evento Miriam Candurro – la famosa Serena di “Un posto al sole” - che ha dichiarato di sentirsi ormai parte della famiglia de “Le Notti dello Statere” verso cui ricambia l’affetto ricevuto con la sua immancabile partecipazione.
Il primo nome a salire sulle tavole di fronte a un panorama mozzafiato è stato poi un amico storico de “Le Notti dello Statere”, il regista Luca Lucini che in questi giorni sta girando proprio nella nostra regione il film dal titolo provvisorio “Io e mio fratello” e promette che, quando uscirà nelle sale, la pellicola mostrerà tanta tanta Calabria con degli elementi sorprendenti.
Un fil rouge nell’edizione numero diciassette de “Le Notti dello Statere” ha inoltre legato casualmente i tre giovani attori che, così come Lucini, hanno ricevuto un riconoscimento per i loro meriti artistici. Delle vere e proprie standing ovation hanno accompagnato l’arrivo sul palco di Erasmo Genzini, Giancarlo Commare e Matteo Paolillo. Tutti e tre si sono raccontati con disinvoltura e generosità, stimolati appunto dalle domande incalzanti della giornalista Iole Perito, facendo emergere l’aspetto che li accomuna, vale a dire una folgorazione precoce per la recitazione, come se la recitazione avesse scelto loro e non il contrario. Conosciuti dagli spettatori per i ruoli di successo fin qui interpretati, Genzini, Commare e Paolillo nonostante le giovani età hanno alle spalle molto studio e molto teatro.
L’Erasmo nella vita e nella fiction “Che Dio ci aiuti” (Genzini), ha posto l’accento sull’importanza dei contenuti rispetto a un mondo dove a contare è l’apparenza. A seguire, il delizioso intervento di Giancarlo Commare (“Skam Italia” e “Il paradiso delle signore”) che sarebbe rimasto ore a concedersi alla platea e che, come in una seduta psicanalitica, si è simpaticamente accomodato sul palcoscenico con le gambe incrociate parlando del suo percorso e di quanto abbia significato per la sua crescita interiore l’interpretazione dell’omosessuale Antonio nel film “Maschile singolare”. Un’ovazione da parte dei teenager presenti ha quindi accolto Matteo Paolillo, l’Edoardo Conte della fortunata serie “Mare fuori”. Il ragazzo di Salerno, che ha pure scritto e cantato il brano-cult della serie, ha evidenziato: “Mentre in Gomorra appaiono criminali già conclamati come tali, in ‘Mare fuori’ invece si descrive l’ambiente che spinge dei minorenni a scegliere una strada sbagliata, mostrando più che altro ciò che provano dentro”.
La serata era iniziata con i saluti istituzionali dell’assessore regionale Gianluca Gallo, nonché del presidente dell’associazione “Laghi di Sibari”, Luigi Guaragna, che ha sostenuto la manifestazione insieme alle “Terme sibarite” rappresentate dal neo amministratore delegato Gianpaolo Iacobini. E, ancora, con l’assessore al Turismo Gianluca Falbo del Comune di Cassano all’Ionio che ha dato il patrocinio all’evento. In ogni intervento è stato posto l’accento sull’importanza di manifestazioni come “Le Notti dello Statere” per le ricadute economiche e turistiche a favore di un territorio che quando riesce a fare rete tra le idee dei privati e il supporto degli enti pubblici ottiene risultati evidenti.
Al primo posto, quest’anno, si consacra un’organizzazione rodata che incassa l’entusiasmo degli artisti premiati (hanno tutti elogiato i calabresi per l’ospitalità ricevuta) mentre già si guarda al futuro dell’edizione 2022 che vedrà “Le Notti dello Statere” compiere la maggiore età e festeggiare un compleanno davvero speciale.