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Si terrà il 27 novembre 2021, alle ore 10:00, nell’Azienda agricola sperimentale dimostrativa dell’ALSIA “Pollino” di Rotonda (PZ), l’incontro tecnico-dimostrativo per il fare il punto sul progetto di recupero e valorizzazione de “La dolce di Chiaromonte”, l’antica varietà di olivo del Pollino inserita nello Schedario olivicolo italiano.
L’incontro vedrà protagonisti gli agricoltori-custodi dell’Associazione Vavilov, da molti anni impegnati con l’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, nel recupero e nella valorizzazione della agrobiodiversità della Basilicata.
“Il progetto di recupero e valorizzazione avviato da qualche anno dall’Associazione Vavilov, insieme all’ALSIA e alla Comunità del cibo e della biodiversità del Pollino-Lagonegrese – ha affermato Aniello Crescenzi, direttore dell’Agenzia - consiste nel recuperare tutte le specie e varietà di frutticole in via di estinzione dell’Area sud della Basilicata per reintrodurle nelle aziende e sul territorio. L’obiettivo è quello di rilanciare queste produzioni agroalimentari tipiche attraverso progetti di filiera o itinerari condivisi con il settore turistico e gastronomico”.
“La Dolce di Chiaromonte” - ha aggiunto Crescenzi - varietà iscritta nello Schedario olivicolo nazionale, era inizialmente molto diffusa nelle aziende agricole della Serrapotina, ma in seguito fu sostituita da altre varietà commerciali, tanto da ridurre la sua presenza a pochissimi esemplari sul territorio. Varietà molto rustica, utilizzata per la sua duplice attitudine - produzione di olio di qualità e di olive da mensa, con essicazione naturale per la loro conservazione – fu segnalata dall’ALSIA nel censimento della agrobiodiversità effettuato negli anni scorsi sul territorio dell’Area sud della Basilicata, e successivamente inserita nell’Anagrafe nazionale dell’agrobiodivesità per la sua tutela”.
Nel corso dell’incontro del 27 novembre, l’Associazione Vavilov provvederà alla distribuzione - agli agricoltori che ne faranno richiesta - di circa 300 piante di olivo Dolce di Chiaromonte, realizzate presso un vivaio specializzato e autorizzato. L’appuntamento sarà l’occasione anche per discutere di nuovi programmi e attività degli agricoltori custodi, finalizzate al recupero e alla valorizzazione di nuove specie e varietà a rischio di estinzione.