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“Nel dibattito degli ultimi giorni ritengo utile aggiungere quanto abbiamo già consegnato nelle mani del Presidente Bardi per la valutazione. La Basilicata, infatti, potrebbe utilizzare gli oltre 1.2 miliardi di mc di gas estratto nella nostra terra per abbattere le bollette di 250mila utenze di cittadini lucane e ridurre i costi alle imprese per circa 40 milioni di euro l'anno, come abbiamo evidenziato tramite le proposte di Italia Viva di integrazione del PSR. Apprendiamo che oggi a Roma il presidente Bardi e il presidente e AD di Acquirente Unico, Filippo Bubbico, si sono incontrati per discutere dell’iter normativo per la gestione del quantitativo di gas che rimane nella disponibilità dei lucani, come dall’accordo decennale sulle compensazioni della Regione con le compagnie di questa Giunta.

Abbiamo protocollato e consegnato il nostro documento in Consiglio Regionale, con l’auspicio che possa essere accolto, nel merito. Ad ogni modo, l’apertura manifestata dal presidente Bardi durante lo stesso Consiglio sui vari punti è registrata agli atti e di questo attendiamo gli effetti. Tra le 10 proposte per migliorare il Piano strategico, su temi che possono impattare sulla vita presente e futura dei lucani e delle lucane troviamo proprio un ragionamento concreto e un punto sull’impiego delle risorse naturali, del gas e delle relative royalties che mettono al centro della proposta la realizzazione di  centrali di cogenerazione nelle aree industriali e produttive della nostra regione, da rendere attrattive per gli investimenti riducendo i costi diretti e indiretti di insediamento e dando l’opportunità di far risparmiare o rendere gratuito il gas alle famiglie lucane.”

Lo dichiara Luca Braia, Consigliere regionale e capogruppo Italia Viva

“Da dicembre 2020 l’attività estrattiva del giacimento petrolifero Tempa Rossa, in Basilicata - continua il Consigliere Braia - si aggiunge alla concessione Eni Val D’Agri. Dopo un anno di estrazione in prova, l’azienda sta producendo 50mila barili di petrolio al giorno, 230mila metri cubi di gas naturale, 240 tonnellate di GPL e 80 tonnellate di zolfo.

L’accordo Total che noi di Italia Viva abbiamo ben approfondito e che da sempre riteniamo penalizzante per la Basilicata, prevede comunque per 20 anni circa 750 Milioni di mc di Gas (a fronte del totale estratto previsto nella pre-intesa sottoscritta dalla passata legislatura) a cui si dovrebbe aggiungere quello estratto dal giacimento ENI per i prossimi 10, che dovrebbe portare alla Basilicata almeno altri 400 Milioni di mc.

La realizzazione di  centrali di cogenerazione modulate per le esigenze presumibili da effettuarsi nelle 13 aree industriali della nostra regione modulate per dimensione, potrebbe rappresentare una delle migliori forme di investimento e utilizzo virtuoso della risorsa gas di cui disporremo gratuitamente nei prossimi 30 anni. Un vantaggio competitivo per quelle già esistenti e un fattore attrattivo per quelle che potranno scegliere la nostra regione e contare su un costo dei servizi più contenuto, grazie alla capacità di inserire in rete l’energia prodotta grazie al gas disponibile.

Ancora, far risparmiare o rendere gratuito il gas alle famiglie lucane potrebbe essere un obiettivo di rilevanza sociale non indifferente.

Italia Viva - sperando possano essere realmente accolte - ha già suggerito, quindi, al Governo Bardi - conclude Luca Braia - una combinazione funzionale di queste ipotesi per traguardare obiettivi di riduzione emissione in atmosfera e ricadute socio economiche di notevolissimo interesse insieme alla costruzione di servizi alle famiglie. Utile sarebbe aprire un tavolo tecnico per la valorizzazione della risorsa gas aperto a tecnici ed  esperti, oltre che esponenti politici bipartisan. I 10 punti e il nostro lavoro di approfondimento vengono messi a disposizione, seppure dai banchi dell’opposizione, all’intera comunità lucana.”