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In occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio, il Museo nazionale di Matera, grazie alla collaborazione con la Fondazione Elisa Springer A-24020, espone fino al 30 gennaio, la riproduzione di un quadro appartenuto a Elisa Springer, scrittrice e testimone dell’Olocausto. Nata e Vienna e trapiantata in Italia dopo essere sopravvissuta all’esperienza dei campi di concentramento, è divenuta cittadina onoraria di Matera, dove è scomparsa nel 2004.

L’opera esposta, che raffigura una strada in mezzo a un bosco di betulle, è la riproduzione del quadro che Elisa Springer riuscì a portare via dalla sua vecchia casa viennese, ormai occupata, dopo essere tornata viva dai campi di sterminio. Il ricordo di questo quadro con le emozioni che ad esso sono legate, è descritto all’interno della sua autobiografia “Il silenzio de vivi” (Marsilio editore 1997), nella quale la Springer ha raccontato, solo a distanza di molti anni, l’orrore della sua esperienza di deportazione. All’opera è ispirata la ballata “Il bosco di betulle” realizzata dalla compagnia di cantastorie pugliesi “Cantacunti” https://www.google.com/url?q=https://www.youtube.com/watch?v%3DIjx8RNmBPPQ&source=gmail&ust=1674762294683000&usg=AOvVaw0tvM6uJrSpaOeY-GGMtUgx">https://www.youtube.com/watch?v=Ijx8RNmBPPQ. Grandissimo è stato negli anni l’impegno di Elisa Springer all’interno delle scuole, per portare ai più giovani la sua testimonianza e il suo messaggio contro l’odio e la discriminazione.