v.gif

 Simbolo Movimento Equità Territoriale

“Quanto sta accadendo in Basilicata negli ultimi giorni è raccapricciante.

Il sistema sanitario è completamente imploso sul piano economico e la giunta regionale di centrodestra per farvi fronte, il 30 aprile scorso, ha dirottato 50 milioni di euro che le compagnie petrolifere stanno versando per le compensazioni ambientali, nella voragine dei buchi di bilancio della cattiva gestione delle strutture sanitarie lucane.

Insomma, in un colpo solo il presidente della Regione Bardi ha evidenziato che la sanità lucana è completamente fuori controllo e che le multinazionali del petrolio prima provocano danni alla salute pubblica e poi, direttamente e indirettamente, finanziano gli interventi per provare a far funzionare le strutture che devono curare chi si è ammalato”.

La dura denuncia arriva da Piernicola Pedicini, eurodeputato uscente e segretario nazionale del Met e ricandidato nella lista Pace, Terra, Dignità, promossa insieme al giornalista Michele Santoro.

“Un vero corto circuito la situazione in Basilicata - evidenzia Pedicini -. 

Essa dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, che la destra è incapace di gestire la sanità e le commistioni tra le estrazioni petrolifere e la salute dei lucani sono intrecciate tra di loro.

Pur se i pochi lucani che sono andati a votare alle regionali di tre settimane fa, hanno deciso di confermare di nuovo Bardi e la destra, resta il dato che in tema di assistenza sanitaria e di gestione delle risorse economiche è tutto saltato e c’è una emergenza in corso di cui è responsabile la giunta regionale uscente. 

Liste di attesa per visite e esami sempre più lunghe, servizi e organizzazione sanitaria allo sbando e 74 milioni di euro di sbilancio nella gestione dei conti (24 milioni recuperati dai fondi di sviluppo e 50 milioni dalle compagnie petrolifere). Uno squallido capolavoro di cattiva gestione delle risorse pubbliche e di cattiva amministrazione. Una vergogna. Non solo il buco di bilancio con cifre enormi, mai viste nella storia della sanità lucana, ma anche disservizi e nessun passo avanti per migliorare l’offerta. 

Intorno a questa triste, quanto preoccupante vicenda, - rilancia l’eurodeputato - cogliamo l’occasione per rilevare un altro aspetto squisitamente politico.

Per denunciare gli errori del centrodestra sulla gestione della sanità, è stato diffuso un comunicato congiunto delle opposizioni di centrosinistra che sono state bocciate dagli elettori alle scorse regionali. Nello stesso comunicato, abbiamo ritrovato, tutti insieme appassionatamente, Pd, M5s e lista Chiorazzo. Un unico calderone che attacca Bardi e la sua giunta sul rischio commissariamento della sanità lucana.

Come per incanto, il M5s si è annullato e ha deciso di accodarsi e “associarsi”, senza se e senza ma, a Chiorazzo, che aveva criticato per i suoi conflitti di interesse proprio nel settore della sanità, e al Pd che ha “sgovernato” la sanità lucana per 20 anni, ed ora dà le pagelle di malgoverno, come se non fosse responsabile delle gestioni passate, alla destra.

Insomma, - conclude Pedicini - è evidente che in Basilicata serve mettere in piedi un’opposizione vera, un progetto alternativo autonomo e libero da condizionamenti, che vada oltre le forze di minoranza presenti in consiglio regionale. Forze di minoranza ambigue che rischiano di omologarsi e di essere una stampella del potere consolidato condizionato da commistioni e interessi trasversali”.