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Schermata 2017-01-28 alle 19.52.47-min.png“Siamo alle solite e continue ‘barzellette’ per quanto ancora è consumato nel carcere di Matera, non pagano il personale addetto alla cucina senza che nessuno se ne prenda cura di questa struttura che ospita detenuti al di la della capienza. Si è creata da tempo una sorta di disfunzione di servizio legato ai cambi e il consumo dei pasti pranzo e cena. E’ a dir poco una vergogna”.

Forte è la denuncia del segretario regionale dell’Ugl Basilicata Polizia Penitenziaria, Giovanni Grippo per il quale, “sono oramai giorni che il personale di Polizia Penitenziaria si trova a consumare il pranzo e la cena in una mensa priva di personale addetto, senza posate, acqua e frutta. La cosa bella è che si mangia in compagnia di un bidone stracolmo di spazzatura alla ‘barba’ dei minimi rispetti dell’igiene alimentare. Per non disegnare un decoro da terzo mondo con pasta e residui alimentari dappertutto e dove la stessa mensa non viene messo in atto il normale intervento di sanificazione, disinfezione e disinfestazione ricordando – prosegue Grippo –, stiamo parlando di un istituto pubblico che dovrebbe rispettare tutte le norme a riguardo ad uno stato conforme a tutte le norme igienico-sanitarie attraverso opportuni interventi e procedure eliminando completamente parassiti o altri agenti patogeni presenti in tale luogo di lavoro. Altro dato alquanto preoccupante è la preparazione dei cibi che non si sa benissimo la provenienza. La riflessione, la domanda nasce spontanea – tuona forte il segretario Ugl, Grippo: chi porta i pasti pare che sia lo stesso fornaio che fornisce il pane; se cosi fosse, questi cibi preparati sono stati elaborati in una cucina a norma o, preparati frettolosamente in una casa? Altro dubbio è, che questi cibi vengono trasportati in un contenitore, messi uno su l'altro con la dispersione di liquidi posati sul fondo: cosa gravissima tra l'altro, trasportati in una macchina privata ( precisamente una lancia y) e non in un mezzo a norma trasporto cibi alimenti. Chiediamo fortemente spiegazioni su come possa accadere che una ditta appaltatrice della mensa di servizio presso la casa circondariale di Matera non paga le cuoche da svariati mesi? La direzione ne è consapevole del comportamento inadempiente della ditta e perche alla stessa ditta consente eventualmente di creare disagio e disservizio al personale di Polizia Penitenziaria? Vogliamo risposte immediate e risoluzione urgente, intendiamo precisare che codesta ditta appaltatrice non è nuova a questi atteggiamenti. La direzione della casa circondariale di Matera in considerazione di quanto accaduto e accade ciclicamente, se non ha nulla da nascondere, termini irreversibilmente e con effetto immediato tale rapporto di servizio con questa azienda chiedendone l'immediata recessione del contratto. Se ciò non dovesse avvenire – conclude Grippo – per l’Ugl ci sarebbero forti dubbi di complicità e noi, non ci fermeremo a tal riguardo riservandoci di mettere in atto tutte le normali e pacifiche azioni di protesta a tutela del personale mensa e di tutta la struttura carceraria”.

Potenza lì; 28 gennaio 2017.