Una leggenda che attraversa i secoli.
È incentrata sulla figura di Mago Greguro, molto nota agli abitanti del territorio rupestre, la Residenza Artistica della Grotta del Mago di Milano, in corso di svolgimento a Massafra (TA), nell’ambito del progetto di Residenze per Artisti nei Territori 2022-24 Futuro Prossimo Venturo, a cura del Teatro delle Forche, con il sostegno della Regione Puglia - in accordo col Ministero della Cultura attraverso l’Intesa Stato/Regioni - e del Comune di Massafra. Gli artisti Francesco Orlando, Annalisa Santambrogio, Sofia Orlando e Patrick Francipane sono a lavoro per mettere in scena lo spettacolo “Gruguro”, esito dell’attività di studio e ricerca sulla leggenda del mago Greguro, iniziata lo scorso agosto, nella prima parte della Residenza. Il Mago Greguro è una figura, forse realmente esistita, molto nota agli abitanti del territorio rupestre di Massafra (TA) e dintorni. Si tratta di un mago (probabilmente alchimista o guaritore, con fama di “stregone”) che, in un imprecisato medioevo, avrebbe abitato un complesso di grotte della gravina di Massafra; una di queste grotte presenta sepolture scavate a olombario, denominata farmacia del Mago Greguro". Alla figura del mago Greguro viene pure associata una figlia: Magarella, o Margherita, che avrebbe appreso dal padre i segreti delle erbe della gravina. La leggenda narra di un contrasto fra il sapiente mago-alchimista e un protervo capo, re o igumeno, che sarebbe stato risolto “magicamente” dall’intervento di Margherita. “Si tratta di una narrazione – spiegano gli artisti – che, al di là del folklore, aggiunge alla forza attrattiva del racconto popolare l’interesse per le radici di un territorio e offre temi archetipici e profondi con cui confrontarsi. I punti principali della nostra indagine sono: il vincolo primario del condizionamento dell’identità; la responsabilità della condizione di figlio o di genitore; il rapporto con l’inatteso e con la
diversità, ovvero il peso del coraggio e della forza delle scelte personali. Nella prima parte di Residenza abbiamo ‘giocato’ le potenzialità sceniche del simulacro, attraverso l’uso di materiali ‘deperiti’. Nel soggetto proposto tutto è cosa viva, la natura e gli affreschi delle cripte sono corpo vivo che produce vita. Gli oggetti e le immagini, i personaggi e il materiale iconografico sono stati parte integrante del percorso, procedendo di pari passo con la ricerca e lo studio delle soluzioni sceniche”. La Residenza Artistica prevede anche momenti aperti al pubblico. Mercoledì 7 dicembre, gli artisti incontreranno gli allievi attori del laboratorio di teatro “Légami sul palco”, a cura del Teatro delle Forche; sabato 10 dicembre, invece, doneranno alla comunità territoriale un momento di presentazione e restituzione pubblica del lavoro svolto in questi giorni, con inizio alle ore 18, nel Teatro Comunale “Nicola Resta” (Piazza Garibaldi). Ingresso libero e gratuito sino ad esaurimento posti.