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gionata_del_malato.jpgMartedì 11 febbraio, nella Cattedrale di Tursi

"Venite a me voi tutti che siete affaticati ed oppressi e io vi darò ristoro".
Sollecitati dal tema della 28esima Giornata mondiale del Malato, il vescovo Monsignor Vincenzo Orofino, numerosi malati, operatori sanitari e i fedeli laici, convocati dall’Ufficio diocesano di Pastorale della Salute, si sono ritrovati nella cattedrale di Tursi (MT) per la Celebrazione diocesana. Dopo una breve fiaccolata animata dall’UNITALSI, il vescovo ha celebrato l’Eucarestia con i sacerdoti; nell’omelia ha ricordato che la condizione della sofferenza è parte della vita dell’uomo e che essa ci richiama alla vera carità fraterna, che mette insieme premura, cura e accompagnamento spirituale. Durante la celebrazione il Vescovo, insieme ai sacerdoti, ha amministrato il sacramento dell’Unzione degli Infermi e ha rinnovato il mandato ai ministri della comunione, richiamando il loro servizio “di consolazione”, che rende tangibile l’azione della Chiesa verso i sofferenti. Si è sempre più consapevoli che il ruolo dei ministri della comunione è legato alla cura della persona sofferente. Quanto vissuto rende visibile l’azione della Chiesa che si adopera per essere “la locanda del buon Samaritano che si prende cura di ogni uomo”, come ha sottolineato il Papa nel suo Messaggio per la Giornata del Malato.

Per ulteriori informazioni:
don Nicola Caino, direttore dell’Ufficio di Pastorale della Salute, tel. 340 9625182