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Policoro_una_nave_alla_deriva.jpg“Credo che al peggio non ci sia mai fine“- “Mancavano le bancarelle per fare la festa patronale“ - “4 ore di fila con i bambini a morire di freddo“ - “Di solito chi amministra o gestisce deve PROGRAMMARE, PIANIFICARE E CONTROLLARE“ -“ La fretta fa i figli ciechi“ - “l’amministrazione comunale di Policoro in ritardo cronico….”
Questi solo alcuni commenti ai post sui social che hanno riguardato gli assembramenti di questo pomeriggio davanti ai cancelli del Palaolimpia a Policoro. Per il ritorno a scuola in sicurezza, l’amministrazione comunale della nostra città ha dato appuntamento alle 15.00 al Palaolimpia a tutti gli alunni dell’infanzia e della primaria per effettuare il tampone (covid-19), in modo tale da permettere il rientro a scuola in sicurezza il 7 gennaio. Buone le intenzioni, ma una disorganizzazione inconcepibile, anche senza considerare, che Policoro dovrebbe essere la terza città della Basilicata. Bambini e genitori per ore assembrati nella piccola via che collega il villaggio Il Delfino al palazzetto dello sport, al freddo e senza che nessuno si prendesse cura di loro o gli desse delle indicazioni di come comportarsi e, come lamentavano alcuni cittadini, delle forze dell’ordine neanche l’ombra, forse perché si presumeva che un evento organizzato dall’amministrazione comunale si svolgesse secondo la legge. Una maggioranza oramai risicata, quella della giunta Mascia, soprattutto dopo le dimissioni dell’assessore al ramo, Titti Cacciatore e l’uscita dalla maggioranza del consigliere Carmine Agresti. Ogni giorno si innalzano, dalla minoranza e molti cittadini,  cori che invocano le dimissioni e il ritorno al voto, per dare il giusto valore a questa città. Cosa succederà? L’Ammiraglio riuscirà a condurre la nave, oppure, “la nave Policoro è condotta da un cuoco?”